I Fantasmi di Rivalta

Luogo: Gazzola (PC)

I FANTASMI DI RIVALTA

Il castello di Rivalta è un imponente complesso fortificato che si trova nei pressi di Gazzola (PC). Posto su una rapida scarpata prospiciente la riva del fiume Trebbia, ha una posizione di poco elevata ma che consente un’ampia panoramica sul greto, che in questo punto è molto ampio, e sulla campagna circostante.

La prima testimonianza scritta sul castello risale al 1025. Nel 1048 l’imperatore Enrico II lo dona al monastero di San Savino di Piacenza. Nel XII secolo era sotto giurisdizione dei Malaspina, mentre nel XIV secolo i Ripalta lo cedettero a Obizzo Landi e da allora fino a oggi rimase in possesso della famiglia Landi, che tra il XV e il XVIII secolo trasformarono il castello in una sontuosa residenza.

Il complesso

Il borgo di Rivalta è un complesso fortificato composto, oltre che edifici destinati a botteghe e abitazione, da una parte antica composta dal dongione d’ingresso, di pianta quadrata alto 36 metri, edificato in mattoni e ciottoli, che porta i segni dei colpi di artiglieria subiti nei molti assedi. La cinta muraria comprende un’altra torretta nell’angolo nord-est e un altro terrapieno che difende il complesso lungo il greto del fiume.

Il complesso è costituito da un borgo fortificato che comprende, oltre che edifici destinati a botteghe e abitazioni, una parte antica e una cinta muraria.

Il castello vero e proprio ha planimetria quadrangolare, con un cortile interno circondato da un doppio ordine di logge. In un angolo svetta una torre cilindrica sovrastata da un torrellino di fattura particolare, è l’elemento caratteristico del complesso essendo totalmente dissimile dalle altre torri del piacentino.

Nella seconda metà del XV secolo l’architetto Guiniforte Solari di Milano modificò la struttura per adeguarla alla esigenze della nascente artiglieria e trasformò la residenza aggiungendo la torre, il salone d’onore, lungo 25 m., e l’elegante cortile porticato.

A rimaneggiamenti settecenteschi appartengono lo scalone e la facciata che porta nel timpano triangolare la scritta Svevo Sanguine Laeta. I saloni sono stati affrescati da Paolo Borroni di Voghera e da Filippo Comerio nel 1780. Al suo interno ospita il Museo permanente del costume militare e il Museo parrocchiale.

Del complesso fa parte anche la chiesa di San Martino, edificio quattrocentesco con soffitto a capriate, decorazioni in cotto, che ospita tele del pittore seicentesco Ferrante di Bologna.

Un ampio prato ottocentesco, con alberi secolari, circonda il castello isolandolo dalle costruzioni annesse.

Il fantasma

Come ogni castello degno di questo nome anche Rivalta ha il suo fantasma, anzi ne ha due. Uno è quello di Pietro Zanardi Landi, assassinato per rivalità legate all’eredità, che sembra abbia perseguitato gli eredi fraudolenti fino al 1890 e sia tornato quando un ignaro erede sbagliato si è fermato nel castello.

L’altro è il fantasma del cuoco Giuseppe, ucciso nel settecento per vendetta dal maggiordomo a cui aveva insidiato la moglie, si manifesta spegnendo le luci e spostando gli oggetti.

Il castello fa parte del circuito dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza ed è visitabile da Febbraio a Novembre nei giorni festivi e in altre date su prenotazione. Il borgo ospita abitazioni private, ristoranti e taverne.

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