Il fantasma del Catajo

Luogo: Battaglia Terme (PD)

IL FANTASMA DEL CATAJO

Il castello del Catajo spicca grandioso sulla strada che da Padova conduce a Battaglia Terme. Costruito per volere di Pio Enea degli Obizzi, dicono inventore dell’obice, in soli tre anni dal 1570 al 1573, il Castello celebrava la gloria della famiglia degli Obizzi, capitani di ventura originari della Borgogna e trasferitisi in Italia a seguito dell’Imperatore Arrigo II.

Di dimensioni imponenti, il maniero è scavato nella roccia del colle che lo sovrasta, come è possibile osservare percorrendo le scale che conducono al piano nobile. Al suo interno conserva un importante ciclo di affreschi realizzati da G.B. Zelotti, allievo del Veronese. A circondare il Castello una serie di parchi tra cui “Il Parco delle Delizie” (o parco principale) ricco di specie botaniche, tra cui i primi esemplari di magnolia e sequoia importati dall’America a strade che da Padova conduce a Battaglia Terme.

Uni imponente complesso ricco di storia, fascino e leggende costruita per celebrare la famiglia degli Obizzi e che, nel periodo di maggior fasto, era divenuto sede di una delle raccolte di reperti archeologici più importanti del Veneto. Queste ed altre le particolarità di una dimora a metà tra alloggio militare, residenza signorile e Castello feudale.

Leggende e fantasmi

Il Catello del Catajo ha sempre affascinato i visitatori per le sue particolarità: dal nome, all’imponenza che lo contraddistingue, alle leggende che lo vedono protagonista.

Qual’è l’origine del nome Catajo? E’ un termine creato in onore del mitico ed esotico Katai, la Cina visitata da Marco Polo? Per molto tempo questa era la riposta ad un nome così particolare. In realtà il Castello del Catajo deve il suo nome alla località in cui è sorto “Cà del Tajo”, riferendosi al “taglio” ideale che la realizzazione del Canale Battaglia ha attuato alle proprietà terriere.

Il fantasma del Catajo

Nel Castello è collocata una pietra macchiata del sangue di Lucrezia Dondi dell’Orologio. Moglie di Pio Enea II degli Obizzi, fu barbaramente assassinata la notte del 14 Novembre 1654 da uno spasimante, pare un certo Attilio Pavanello, che la uccise sgozzandola dopo essere stato respinto per l’ennesima volta.

Lo spirito della sfortunata Lucrezia vaga ora nel Castello e molti sostengono di aver scorto una figura vestita di azzurro affacciarsi alle finestre più alte del Catajo…

Si dice anche che dopo 13 anni di latitanza, il Pavanello fu ucciso da Ferdinando, il figlio di Lucrezia, che si fece giustizia da solo visto che l’assassino non fu mai incriminato.

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