Fantasmi che salvano la vita alle persone

Fantasmi che salvano la vita alle persone

Nonostante il titolo dell’articolo sembra essere di pura fantascienza, tutto questo in realtà sembra non essere poi così fantasioso.
Di fatti, vi sono numerose testimonianze di persone sopravvissute al ormai famoso e doloroso 11 settembre, che dichiarano di essere state salvate dai fantasmi.
Poi ancora storie di soldati che hanno avuta salva la vita grazie all’apparizione di spiriti.
Questo e molto altro è raccontato nel dettaglio nell’ultimo libro di Patricia Pearson.

Testimonianze di sopravvissuti all’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre, che dichiarano di essersi salvati grazie all’aiuto di “spiriti” e che affermano di aver incontrato “fantasmi salvatori” in punto di morte.
Un testimone racconta di essere stato condotto giù per le scale della Torre Nord.
Un altro racconta di essere stato confortato mentre giaceva sotto le macerie.
Un terzo, rimasto intrappolato sotto il cemento, sarebbe stato assistito in quei tremendi attimi dal fantasma di un monaco. Queste sono alcune delle storie che la scrittrice canadese Patricia Pearson ha raccolto nel suo ultimo libro: “Opening Heaven’s Door” (“Aprendo le porte del Cielo”).

Superstiti di naufragi, incidenti aerei e attentati terroristici raccontano come sono stati misteriosamente guidati verso la salvezza da figure fantasmatiche, spesso parenti defunti, che li hanno portati alla salvezza, come è successo nel 1917 a William Bird, un soldato che si trovava a combattere sul fronte francese.
Mentre una notte giaceva addormentato in una trincea fangosa, si svegliò di soprassalto perché qualcuno lo scuoteva.
Quando aprì gli occhi, con sua grande stupore, si trovò davanti il fratello Steve, che era stato dato per disperso dopo un combattimento due anni prima.
W.Bird racconta: “Steve mise la mano calda sulla mia bocca mentre io ho iniziato a gridare la mia felicità”.
Il fantasma indicò al fratello di prendere la sua attrezzatura e allontanarsi dagli altri compagni di plotone.
Poi scomparve nel nulla.
Probabilmente quello di William fu semplicemente un sogno, ma quando si svegliò la mattina seguente, scoprì una realtà sconcertante: la trincea dalla quale si era allontanato seguendo il consiglio del fratello era stata colpita dal nemico uccidendo gli altri soldati.
Bird invece, si salvò.
Era stato il fratello, o meglio il suo spirito a prevenire la sua morte? Non c’è una risposta certa a tale interrogativo.

Come spiega la stessa scrittrice in una articolo scritto sul Daily Mail, molti scienziati ritengono che la risposta deve trovarsi in una parte profonda del nostro cervello, che in qualche modo proietta l’immagine di una persona che nei momenti più critici della nostra vita “ci consola”, “guidandoci con la sua presenza” .
Ma questa è solo una teoria.
Nessuno lo sa veramente”, specifica Pearson.

Per Martha Farah , direttore del Centro per le Neuroscienze presso l’Università della Pennsylvania “non dobbiamo avere la presunzione di spiegare tutto ciò che conta in termini di chimica, biologia e fisica. E certamente, non dovremmo pensare che tutto ciò che non può essere spiegato in questi termini non ha valore”.

Per chi fosse interessato ad acquistare il libro in lingua inglese dell’autrice Patricia Pearson “Opening Heaven’s Door” potete acquistarlo a questo link.

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