George Zarkadakis: la tecnologia futura

Un domani, neanche troppo lontano, la Terra potrebbe essere abitata non solo da uomini e animali, ma anche da specie ibride, nate dall’accoppiamento tra esseri umani e robot.
Tutto questo oggi come oggi è pura fantascienza, ma non per George Zarkadakis, uno dei più importanti ingegneri di intelligenza artificiale, il quale sostiene che entro trent’anni i robot saranno in grado di riprodursi con l’uomo e con i propri simili.
Tutto questo alla maggior parte delle persone risulterà solo un ipotesi fantascientifica, ma in verità le parole dell’ingegnere non sono proprio da scartare.
Pensate solo a quanta nanotecnologia si sta sviluppando negli ultimi anni, la maggior parte della quale è a noi oscura per via dei grandi governi del mondo: si basti pensare ai nanorobot, ai vari micro-chip e così via.
La tecnologia in correlazione alla nanotecnologia, a parer nostro, sta facendo evoluzioni stratosferiche negli ultimi anni, e per questo motivo, ci sentiamo di dare rilievo all’ipotesi del ingegnere Zarkadakis.
Tornando a noi, Zarkadakis spiega che “i robot potrebbero riprodursi anche con gli esseri umani dando vita a nuove specie ibride”.
In questo scenario bisognerebbe prestare attenzione a nuove malattie sessualmente trasmissibili.
Superato l’HIV, attraverso il sesso con i robot si potrebbe essere contagiati da virus informatici, come quelli che colpiscono i nostri computer e che potrebbero diventare un pericolo anche per la specie umana.
La teoria di Zarkadakis, ad ogni modo, non è l’unica ad essere avanzata riguardo al futuro dell’umanità.
Secondo Kevin Warwik, dell’Istitution of Engineering and Technology, i robot potrebbero stamparsi la propria prole attraverso le stampanti 3D, che saranno diffusissime con il passare dei tempi.
In conclusione oggi, noi prendiamo queste teorie come pura fantasia, ma chissà che un giorno questi esperti non abbiano ragione…

in foto George Zarkadakis

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