Terrore Ebola: il virus è diverso ed è più potente

Terrore Ebola: il virus è diverso ed è più potente

L’Ebola minaccia il mondo e la sua popolazione, una forma più aggressiva e pericolosa di questo virus sarebbe già in atto.
La popolazione mondiale è nel caos soprattutto dopo i casi di alcuni cittadini americani contagiati in Liberia e l’allarme lanciato dal ministro degli esteri britannico Hammond.
L’epidemia è fuori controllo?
Quanti rischi ci sono per l’Europa?
Come dobbiamo comportarci in caso di contagio?
Siamo sicuri che si trasmette solamente per contatto diretto?

Ebola: la malattia che uccide.
L’Ebola è un virus, appartenente alla famiglia Filoviridae, che causa febbre emorragica.
Questa malattia prende il nome dalla valle dell’Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), dal sito della prima epidemia scoppiata nel 1976 in un ospedale missionario condotto da suore olandesi.
Finora sono stati isolati quattro ceppi del virus, di cui tre letali per l’uomo.
Fin dalla sua scoperta l’Ebola è stata responsabile di un elevato numero di morti.
Per farvi capire la potenza di questo virus possiamo tranquillamente affermare che potrebbe essere utilizzato come arma biologica e come agente di bioterrorismo.

Perché l’Ebola 2014 è più insidioso dei precedenti?
Il virus, che si sta diffondendo in Africa occidentale, è apparso in una forma più insidiosa perché è meno esplicito nei sintomi.
Le emorragie cutanee interne, tipiche della malattia, sono apparse solamente nella metà dei casi rilevati.
Di conseguenza l’Ebola è meno identificabile in quanto febbre e manifestazioni intestinali, presenti nell’altra metà dei casi, possono essere facilmente confusi con una semplice influenza. Inoltre la malattia si è sparsa nei piccoli villaggi dove i casi non sono segnalati a differenza degli anni precedenti che era circoscritta solamente ad alcune zone.
I primi studi medici hanno rilevato che anche il genoma di questo virus è differente, al microscopio infatti si presenta come sabbia e infatti appartiene alla famiglia degli Arena virus.
I paesi africani colpiti sono gia 4: Nigeria, Liberia, Sierra Leone e Guinea e per la prima volta è l’Africa occidentale ad essere interessata, generalmente infatti il virus si è sempre diffuso in quella orientale.
L’attenzione mediatica purtroppo si è spostata verso altri lidi soprattutto dopo la notizia di contagio di due americani.
Il medico Kent Brantly di 33 anni è stato contagiato in Liberia mentre aiutava i pazienti infetti dal virus. Al momento è ricoverato in un ospedale di Monrovia, la capitale liberiana, e si sta sottoponendo a cure.
Oltre al dottor Brantly ci sarebbe una seconda cittadina statunitense colpita dall’Ebola, stiamo parlando di Nancy Writebol.
La donna lavora per un’organizzazione umanitaria in Liberia e purtroppo anche lei è stata colpita dal virus.
La Liberia ha chiuso le frontiere decidendo una quarantena molto stretta per i villaggi colpiti dalla malattia e la sorveglianza è aumentata anche nei vari aeroporti internazionali.

Quali sono i reali pericoli per l’Europa e per l’Italia?
Il 30 luglio 2014 Philip Hammond, il nuovo ministro degli esteri britannico, ha convocato d’urgenza una riunione dopo aver detto che la Gran Bretagna si trova davanti ad una minaccia.
Nella riunione si è discusso del problema Ebola e dell’eventuali prevenzioni in caso di contagio.
La Gran Bretagna infatti è strettamente collegata, per affari di stato, alla Nigeria e migliaia di passeggeri arrivano quotidianamente a Londra da Lagos, la capitale nigeriana.
Inoltre sarebbero tantissimi i cittadini nigeriani che vivrebbero sotto il Big Beng.
La paura globale comincia a farsi viva ed un presunto caso, poi rilevatosi infondato, a Birmingham aveva allarmato l’intera nazione.
Hammond al termine del meeting ha voluto rassicurare i cittadini britannici garantendo che il pericolo contagio non ci sarebbe.
Al momento non ci sono cittadini contagiati ma la minaccia è reale e non è da sottovalutare.
L’Italia è stata allertata ma la situazione è totalmente sotto controllo, al momento non c’è un rischio reale di espansione nel nostro paese.
Il vantaggio dell’Italia è quello di non avere collegamenti diretti con i paesi colpiti, eventuali passeggeri dovrebbero comunque arrivare da altri scali europei.
La situazione aeroportuale è sotto controllo, chi dovesse sbarcare in Italia con sintomi sospetti verrebbe immediatamente isolato e tenuto sotto controllo medico.
Il ministro Beatrice Lorenzin ha voluto rassicurare il nostro paese garantendo la sicurezza ed escludendo alcun tipo di pericolo.

Come si trasmette l’Ebola e quali sono i sintomi. Quali sono le possibili cure mediche?
L’Ebola si trasmette attraverso il contatto diretto con materiale biologico infetto, ovvero i fluidi corporei di un malato.
L’Ebola non è un virus respiratorio, di conseguenza non si trasmette con gli starnuti come l’influenza.
Di questo ne siamo veramente sicuri?
Ne parleremo nel paragrafo sottostante.
I sintomi più comuni sono:
– febbre,
– dolori muscolari,
– mal di gola,
– vomito,
– diarrea.
In pochi giorni la persona contagiata peggiora con forti sanguinamenti sia interni che esterni che possono portare al decesso.
Nei primi giorni dunque la malattia puo essere comunemente scambiata per una semplice influenza.
Quali sono le cure?
Purtroppo al momento non ci sono cure specifiche ma soltanto terapie di supporto come trasfusioni di plasma fresco e farmaci anti-emorragia.
Possiamo dire che esistono cure per alleviare i sintomi ma nessuna di loro è ancora in grado di guarire un paziente infetto.
Una possibile soluzione, per isolare i pazienti infetti, potrebbe arrivare dagli Stati Uniti: un sistema aeromedico unico al mondo creato per l’evacuazione di malati altamente infettivi.
Si tratterebbe di una “tenda” portabile costruita per l’occasione con all’interno bombole di ossigeno, macchinari clinici e tutto lo stretto necessario per vivere per quei pazienti che non possono essere toccati.
Inoltre da poco gli stessi Stati Uniti hanno inventato un siero anti-Ebola che si è rilevato funzionante al fine di curare questa malattia; tramite questo siero è stato possibile curare un medico statunitense che è stato infettato nei paesi colpiti dal virus, e successivamente curato proprio negli Stati Uniti.
La ditta farmaceutica produttrice del siero ha specificato che tutte le scorte sono già state spedite in Liberia.

La possibile ed incredibile verità sull’Ebola
Potrebbe esserci qualcosa di molto grave che i media aziendali ed i funzionari della sanità ci stanno nascondendo.
Le informazioni, se confermate sarebbero spaventose e potrebbero causare caos e panico mentale.
In questo momento sarebbe in atto in Africa la peggiore epidemia di sempre di Ebola e la malattia sarebbe fuori controllo.
Quello che noi sappiamo è che il virus si possa trasferire solamente con il contatto diretto di fluidi corporei.
Questa sembrerebbe essere un informazione del tutto errata.
Uno studio condotto nel 2012 avrebbe dimostrato che l’Ebola sarebbe in grado di “viaggiare” tra maiali e scimmie che si trovavano in gabbie separate, senza dunque nessun contatto diretto.
In parole povere se ci trovassimo in una stanza con una persona affetta da Ebola potremmo non essere al sicuro nonostante la mancanza di contatto diretto!
L’Ebola, quindi, potrebbe diffondersi attraverso l’aria!
Purtroppo stiamo parlando di un nuovo ceppo del virus Ebola e potrebbe essere molto più pericoloso di quello precedente.
Questa è solamente un’ipotesi ma dalle informazioni che abbiamo potrebbe esserci un bel fondo di verità.
Continueremo a seguire l’emergenza ebola indagando e cercando di trovare le risposte a quella che potrebbe essere una malattia molto più pericolosa ed invasiva di quello che dicono.

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