La NASA “fotografa” l’aumento della temperatura globale

La NASA “fotografa” l’aumento della temperatura globale: Il video che potrete visionare il fondo all’articolo mostra il riscaldamento del nostro pianeta pianeta dal 1880 al 2011 misurato come variazione di temperatura rispetto alla media del metà del 20° secolo (14°C).
Secondo la NASA l’aumento medio di temperatura è stato di 0,63 gradi, ma ci sono zone in cui si è superato 1 °C (Amazzonia, Nord Africa, Medio Oriente, penisola Antartica) o si sono quasi raggiunti i 2°C, (Groenlandia, Asia Centrale, Siberia).
In nessun luogo del pianeta ci sono segni di raffreddamento e le zone neutre sono confinate al Pacifico Orientale e nell’Oceano meridionale.
Le rilevazioni indipendenti della NOAA mostrano un trend del tutto analogo: 0,62°C
Secondo i climatologi, gli schemi meteorologici causeranno sempre fluttuazioni della temperatura da un anno all’altro, ma la continua crescita di gas serra sta portando ad una crescita a lungo termine delle temperature globali.
Ogni successivo anno non sarà necessariamente più caldo del precedente, ma ogni successiva decade sì.
Il biossido di carbonio (CO2) intrappola parte della radiazione IR emessa dalla superficie e gioca un ruolo da protagonista nei cambiamenti climatici.
La combustione fossile dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi ha portato i livelli atmosferici di CO2 a valori più alti degli ultimi 800 000 anni.
Nello scorso mese di maggio la CO2 ha superato il valore di 400 ppm, dato reso possibile grazie all’osservatorio delle Hawai, mentre il trend globale a lungo periodo è passato negli ultimi sei mesi da 395 a 396 ppm.
Sarà sufficiente l’evidenza dei fatti per influire sulle politiche energetiche mondiali? Forse no, ma vale la pena sperare.

Video:

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