Il tesoro di Maria Maddalena

Luogo: Museo Diocesano, La Maddalena (OT)

Se passate nella città della Maddalena non mancate di visitare il museo diocesano, esso contiene tutta la storia dell’isola narrata da persone colte e appassionate. Solo visitandolo ci si può realmente interrogare sull’ipotesi che la santa abbia realmente solcato questa terra, solo ammirando la notevole quantità di doni a lei offerti si può capire l’importanza del culto a lei dedicato su questa misteriosa quanto affascinante isola.

I favolosi candelabri dell’ammiraglio Nelson
L’ammiraglio inglese Nelson tra il 1803 e il 1805 sostò diverse colte con la sua flotta nella acque di La Maddalena, da dove poteva controllare la flotta francese, all’ancora nel porto di Tolone. Nonostante non sia mai sceso a terra, egli intrattenne buoni rapporti con i personaggi più ragguardevoli dell’isola specialmente con Agostino Millelire, all’epoca Comandante del Porto, che fu suo ospite a bordo della leggendaria Victory. Egli volle donare alla Chiesa di Santa Maria Maddalena due candelieri e una croce d’argento, che possono essere ammirati all’interno del museo diocesano de La Maddalena, come segno di riconoscenza per l’ospitalità ricevuta dagli abitanti dell’isola. All’interno del museo è conservata anche la lettera di accompagnamento al dono data il 18 ottobre del 1804.
Nelson incaricò della consegna il Reverendo Alexander Scott, cappellano anglicano della flotta, il quale tuttavia non potè salutare il parroco Don Antonio Biancareddu che s’era recato a Tempio. Questi, rientrato a La Maddalena, inviò all’Ammiraglio Nelson una deferente lettera di ringraziamento, datata 22 ottobre 1804 ed oggi conservata a Londra, al British Museum. Venne inoltre celebrata una Messa solenne, al temine della quale fu cantato il Te Deum.
La lettera è scritta con una pessima calligrafia ma ciò fu dovuto alla perdita dell’occhio e del braccio destro che costrinse l’ammiraglio a scrivere con la mano sinistra. E’ datata 18 ottobre 1804, mentre la consegna del dono avvenne tre giorni dopo, il 21 ottobre 1804. E’ curioso notare che morì lo stesso giorno di un anno dopo, quasi fu un segno premonitore, un regalo, un’offerta particolare a Dio prima della dipartita. Il fatto che non scese mai dalla nave neppure per incontrare gli abitanti dell’isola non è da considerarsi un atto di scortesia nei confronti dell’isola, al contrario per ringraziare gli abitanti per la splendida ospitalità, gli fece questo splendido regalo.
Nessuno seppe esattamente perchè resto sulla sua VICTORY ma probabilmente aveva segretamente tenuto un personale voto dato che erano già due anni che non toccava la terraferma, ne mancavano solo dieci giorni, passati i quali scese realmente a terra. Molti affermano che il regalo fu un atto di fede ma la realtà storica e documentata ci dice che si trattò solo di un gesto diplomatico. Chissà forse anche lui, in fondo al cuore, non ha resistito nel fare uno splendido dono ad un’isola così misteriosa perchè portatrice del nome della santa più importante della storia dell’enigma di Cristo.

Il tesoro di Maria Maddalena
Tutto il tesoro presente nel museo Diocesano della chiesa della Maddalena deriva da ben due secoli di donazioni ed ex voto. Il tesoro contra 22 Kg. di oro e altre pietre preziose, gioielli di ogni tipologia, anelli, orecchini, collane, spille, monili da feste, da matrimonio, da lutto. Vi sono presenti anche alcuni oggetti di vita quotidiana come un fischietto da Nostromo, oggetto legato al lavoro di tutti i giorni che per alcuni era più prezioso di qualsiasi gioiello portando il nutrimento alla propria famiglia. Tutto è stato offerto a Maria Maddalena.
I gioielli sono innumerevoli. Vi è un bellissimo rosario dono ad una sposa per ricordare che oltre alla felicità nel matrimonio non si doveva mai dimenticare la fede a Dio. Vi è un prezioso tabernacolo donato alla chiesa dall’ammiraglio barone Giorgio Des Geneys nel 1800, un nobile sardo-piemontese che donò anche l’altare. Curioso il fatto che fosse contemporaneo e conoscesse Nelson e che entrambi abbiano donato regali preziosi, ma i loro rapporti erano stati molto freddi. Interessanti i gioielli del Sacro/profano consistenti in scacciapensieri in argento contenenti dei sonaglietti, cornini contro la malasorte, piccole maschere contro il malocchio e conchiglie per attirare la fertilità. Vi sono anche moltissime stampe tutti raffiguranti Maria Maddalena o momenti della sua vita descritti nei Vangeli canonici e apocrifi. Infatti vi è una bellissima stampa in cui Maria è illustrata sulla barca in viaggio verso la provenza o chissà…. forse durante lo sbarco sull’isola sarda.

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