La palla di Napoleone

Luogo: La Maddalena (OT)

Ciò che si conosce di più antico dell’isola della Maddalena è che vi fu un periodo romano e che nella metà del 1200 vi fu costruito un convento nell’isola di Santa Maria. Più tarda è la colonizzazione da parte del popolo dei corsi e l’edificazione della chiesa della Santissima Trinità, precedentemente dedicata a Maria Maddalena. A causa dell’isolamento e della scarsa densità abitativa la zona fu infestata dai pirati fino al 1700, fino a quando il 14 ottobre 1767 una spedizione armata occupò tutto l’arcipelago con gran facilità. Dopotutto non solo la zona era scarsamente popolata ma gli abitanti erano prevalentemente costituiti da pastori e pescatori relativamente “primitivi” che accettarono senza troppi disappunti l'”invasore”. La resa fu addirittura stipulata con i “capi tribù” del luogo.

La palla di Napoleone
All’interno del Municipio, nella Sala del Consiglio, su di un basamento è possibile vedere la “palla di Napoleone”. Essa fu una delle sessanta bombe lanciate da un Bonaparte ventiquattrenne sull’isola della Maddalena. Non era ancora conosciuto e quel giorno gli era stato eccezionalmente conferito il grado di tenete colonnello a comando di uno dei quattro battaglioni che aveva il compito di occupare l’isola.
Napoleone con grande precisione distrusse la maggior parte delle case, evento che lo fece iniziare a “distinguere”. Una bomba cadde proprio sulla chiesa parrocchiale senza esplodere, fermandosi proprio davanti all’altare di Santa Maria Maddalena. Si gridò al miracolo e venne conservata.
Un’altra palla di cannone invece cadde sul molo e su alcune navi. Anch’essa è inesplosa.

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