Il casino degli Spiriti

Luogo: Venezia

IL CASINO DEGLI SPIRITI

Al termine delle Fondamente Nove, nella zona vicino alla Madonna dell’Orto, si apre un’ampia insenatura, sulla quale si affaccia un elegante e malinconico edificio detto Casino degli Spiriti, chiamato così perchè da secoli ritenuto un luogo di ritrovo di spiriti irrequieti.

In realtà si tratta della dependance di Palazzo Contarini dal Zaffo, che si trova sul lato opposto rispetto alla Laguna, in Fondamenta Contarini. Tutto il complesso apparteneva nel ‘500 a Giuseppe Contarini, cardinale e famoso mecenate, mentre oggi la proprietà è suddivisa tra due istituzioni religiose.

Il Casino degli spiriti è sempre stato considerato un luogo maledetto. Nei secoli passati si vocifera che fosse la sede di misteriose cerimonie grazie alle quali gli adepti di una setta invocavano demoni e spiriti, che poi finivano per infestare il luogo. Gran parte delle dicerie sul palazzo sono sicuramente dovute alla sua posizione isolata, il rumore della risacca unito al fischio del vento invernale alimentarono tantissime leggende popolari.

Il fantasma più famoso che si dice apparisse spesso tra le sue stanze era quello di Luzzo, pittore del ‘500 che in quelle stanze si incontrava con Giorgione, Tiziano, Sansovino. Luzzo morì suicida per un amore non corrisposto da una delle amanti del Giorgione, Cecilia.

La nomea di luogo maledetto nei tempi moderni ha invece origine da un vero fatto di cronaca nera.
Subito dopo la seconda guerra mondiale Venezia, come altre città italiane, viveva un brutto periodo di fame e miseria. In quegli anni era diffuso il fenomeno del contrabbando di sigarette, che vedeva spesso pericolosi inseguimenti tra le barche della Guardia di Finanza e le velocissime barchette dei contrabbandieri locali.

Linda Cimetta era una donna che spesso veniva a Venezia per comprare delle sigarette di contrabbando e venderle poi al mercato nero di Belluno dove viveva con il marito. In città non era ben vista perchè si diceva fosse anche una prostituta.
Una sera improvvisamente scomparve.
La polizia indagò a lungo sulla faccenda e si arrivò in fretta alla conclusione che Linda era stata vittima di un omicidio. Vennero inoltre trovati i colpevoli, segata a pezzi, messa dentro un baule e gettata in mare.

Il corpo venne ritrovato però molti mesi dopo per caso da alcuni ragazzi che facevano il bagno dalla riva delle Fondamente Nove, di fronte al Casino degli Spiriti. Dalle acque della laguna affiorò un baule pieno zeppo di seppie e granchi, che i ragazzi portarono a riva causando un parapiglia per accaparrarsi un pò di quel cibo. Immaginatevi l’orrore quando tra una seppia e l’altra emerse il corpo fatto a pezzi di una donna: Linda Cimetta.
Da quel momento in poi nessun veneziano si sognerebbe mai di andare a pescare da quelle parti, vuoi per tradizione, rispetto, paura. Ancora oggi si dice che di notte si vedano luci ondeggianti di candele, e si sentano suoni che si spandono nella laguna con un forte eco.

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