Le Sirene

Le Sirene

E’ di questi mesi un caso piuttosto controverso di cui si fa un gran parlare perchè forse è il ritrovamento più importante di questi ultimi anni.

LA SCOPERTA
Nel 2012 sei biologi del NOAA, hanno divulgato la straordinaria scoperta scientifica delle sirene, ed è la prima volta che degli scienziati dicono pubblicamente di aver trovato le sirene e di averle studiate.
Di questo gruppo fanno parte il professor Paul Robertson, il professor Brian McCormik, la professoressa Rebecca Davis e altri tre biologi.
Il prof. Paul Robertson ha raccontato che la storia è cominciata nel 1997, quando i biologi del NOAA iniziarono a studiare un fenomeno di spiaggiamento di mammiferi acquatici nell’Oceano Pacifico.
I biologi del NOAA sospettavano che questi animali fossero morti perchè erano stati colpiti da degli ultrasuoni dei sonar che la marina americana adopera nell’oceano per ricerche scientifiche e petrolifere.
I professori per cercare tracce dei sonar hanno registrato con i loro apparecchi i suoni che si propagano sott’acqua e hanno individuato i suoni emessi dalle varie specie di mammiferi acquatici; ed in quel momento a sorpresa individuarono il suono di un animale sconosciuto.
Il suono in questione si dimostrava elaborato, intelligente, ovvero di tutt’altra portata rispetto ai suoni emessi da balene e delfini.
Pochissimo tempo dopo, i biologi del NOAA avevano saputo che anche in Sud Africa, a Città del Capo, si registrava un fenomeno simile di spiaggiamento, quindi il professor Robertson e i suoi colleghi decisero di recarsi sul luogo per confrontare le loro ricerche con il materiale in possesso dei colleghi sudafricani.
Essi scoprirono che hanno gli scienziati del Sud Africa avevano registrato lo stesso suono misterioso ed intelligente senza sapere, ovviamente, a che animale appartenesse.
Questo suono è stato battezzato come il “bloop”.
Ma c’erano delle sorprese ancora più importanti, infatti gli scienziati di Città del Capo dissero di aver trovato uno squalo morto e di averlo squartato per esaminarlo; dentro lo squalo c’erano pezzi di vari animali mangiati dallo squalo, come foche e balene, ma c’erano pezzi anche di un animale sconosciuto, precisamente parliamo di una coda e di una testa incompleta.
Queste parti furono esaminate ai raggi X e si dimostrarono le parti di un essere sconosciuto in natura, in particolare dentro alla coda c’erano i femori di un essere che in passato camminava su due zampe; anche il cranio (una volta ricostruito) si dimostrò simile al cranio di un essere umano, con una strana protuberanza che assomiglia a quella dei delfini per emettere i loro suoni grazie ai quali essi comunicano.
A questo punto tutti gli scienziati che avevano studiato questi reperti si convinsero che si trattava dello scheletro di una sirena.

Sensazionale immagine del documentario di Discovery Channel (foto B)

L’ARRIVO DELLA MARINA MILITARE
Data la scoperta, come solito inconveniente che si ritrova spesso in questi casi, un gruppo di militari della marina militare fecero irruzione nei laboratori di Città del Capo e sequestrarono tutto il materiale scientifico ai biologi del NOAA e a quelli sudafricani, compreso lo scheletro della sirena.
I militari si dimenticarono però di prendere le registrazioni dovere c’era il “bloop” delle sirene.

LA RIVELAZIONE AL PUBBLICO
Il prof Paul Robertson decise allora di dimettersi dal NOAA e di raccontare questa storia al pubblico.
Ad oggi parecchi documentari sono andati in onda su Discovery Channel/Animal Planet, dove il più interessante creato appunto dall’ex biologo si chiamava “Le sirene: il mistero svelato” (guarda il documentario completo in basso).
Queste trasmissioni furono trasmesse nel giugno del 2013 da Sky e nell’ottobre del medesimo anno da Focus.
Inoltre, c’è da aggiungere, che questi documentari sono stati visti da parecchi milioni di telespettatori.

Documentario “Le sirene: il mistero svelato”

Immagine trasmessa da Animal Planet in un documentario

LA DICHIARAZIONE DELLA MARINA E DEI DIRIGENTI DI DISCOVERY CHANNEL/ANIMAL PLANET
In atto a quest documentari, la marina militare ha smentito che adopera il sonar nelle ricerche oceaniche ed il NOAA ha dichiarato pubblicamente che le sirene non esistono.
Su internet sono comparsi parecchi articoli in cui si dice che la storia è tutto un’imbroglio e che il prof. Paul Robertson è un’attore, mentre anche i dirigenti di Discovery Channel/Animal Planet hanno detto in seguito che i loro erano documentari di fantascienza e puro intrattenimento.
Eppure parecchi particolari non quadrano, e per qualche strana ragione parecchi siti sulle sirene che compaiono su internet sono stati perennemente bloccati ed in alcuni casi cancellati.

Sensazionale immagine del documentario di Discovery Channel (foto A)

TUTTO INSABBIATO DUNQUE? MA PERCHE’?
Tutto chiaro dunque? No, non ci sembra!
Perchè mai, infatti, questa congiura contro le sirene?
La spiegazione l’ha fornita lo stesso professor Paul Robertson affermando che la marina militare americana e i vari organismi internazionali sono alla ricerca di nuovi pozzi di petrolio nelle profondità oceaniche e se si venisse a sapere che i sonar della marina uccidono migliaia di delfini, foche, balene e sirene, queste ricerche verrebbero sospese e i miliardari del petrolio e i politici perderebbero grandi quantità di denaro.

ALTRI DETTAGLI
Ma purtroppo, non possiamo sapere qual’è la linea che separa i particolari veri da quelli falsi, perchè la storia completa (ricca di rilevanti dettagli) è stata evidentemente inquinata.
Per esempio non sappiamo con esattezza in che anno è stato ritrovato lo squalo dove all’interno vi era lo scheletro della sirena, anche se sembra che questo squalo sia stato trovato nel 1991.
E’ interessante comunque che oltre allo scheletro della sirena, dentro lo squalo sia stato trovato un oggetto artificiale, e si tratta di un osso lavorato e incavato come se servisse a supporto o qualcos’altro.
La parte mancante di questo supporto è stato trovato sul fianco dello squalo, e si tratta di una specie di arpione che la sirena si sarebbe fabbricata per andare a caccia.
Si sa con certezza, inoltre, che un militare della marina americana si sarebbe dimesso dal suo ruolo perchè è stato testimone dello spiaggiamento degli animali acquatici in una spiaggia di Washington e ha detto che tra gli animali morti c’era anche una sirena moribonda che è stata a sua volta presa e portata in un laboratorio segreto dai militari, dove tale sirena sarebbe morta qualche giorno dopo.
Ovviamente, i militari americani hanno smentito questa storia ma dei ragazzi avrebbero assistito a questo evento e uno di loro avrebbe ripreso questa vicenda con il suo cellulare e questo filmato è stato mostrato in vari documentari ed è presente sul noto portale web Youtube.

Immagine di copertina. Un avvistamento di una sirena ad opera di un turista

IL PASSATO: SIRENE NELLA STORIA E SIRENE SU MARTE
Il mito e la leggenda delle sirene compare già nelle prime ere del nostro pianeta Terra.
Come possiamo documentarci, le sirene venivano raffigurate anche su grotte e caverne dai primitivi.
Vi mostriamo la foto delle sirene raffigurate in un graffito di 30 mila anni fa in una grotta egiziana.

Inoltre c’è un dettaglio abbastanza importante e che solitamente pochi prendono in considerazione, ovvero la statua della sirena trovata su Marte.
Intorno al 1990 è circolata una foto della NASA scattata da una sonda spaziale sul pianeta Marte (foto 1).
In questa foto compare una sagoma apparentemente di roccia che sembra essere la sagoma di una sirena seduta su una roccia.
La stampa ed i vari media, subito la associarono al monumento della “Sirenetta” a Copenhagen (foto 2).
Ci può essere una spiegazione logica a tutto ciò? Naturalmente potrebbe trattarsi della sagoma apparente di un qualcosa che somiglia ad una sirena ma che in realtà è solo frutto di uno scherzo dell’occhio (illusione ottica).
Ma se in realtà quella che noi vediamo in foto (foto 1) è davvero la statua di una sirena, le spiegazione logiche potrebbero essere due.
La prima è che le sirene potrebbero essere antichi abitanti del pianeta Marte, infatti sul pianeta rosso anticamente c’era un Oceano, poi sparito non si sa ancora bene il perchè (i suoi resti sono le due calotte di ghiaccio che si trovano ai poli).
Quindi è possibile che su Marte ci fossero forme di vita evolute che sono misteriosamente scomparse perchè lo stesso pianeta si è improvvisamente inaridito.
Pertanto, è possibile che degli extraterrestri che avessero voluto salvare la specie delle sirene le avrebbero trasferite sul nostro pianeta e che l’origine marziana delle sirene sia indicata in statue di sirene rimaste su Marte.
Un’altra possibilità, la seconda, è invece che esse provengano in origine da un’altro pianeta al di fuori del nostro Sistema Solare e che siano state sempre trasportate sul nostro pianeta da extraterrestri per essere salvate.
Ovviamente queste sono solo ipotesi logiche, ma che meritano particolari attenzioni.

Immagine della presunta statua di pietra su Marte raffigurante una sirena (foto 1)
La “Sirenetta” di Copenhagem (foto 2)

Alleghiamo il suono del “Bloop” delle sirene:

 

 

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Una risposta a “Le Sirene”

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