I Crop Circles

File:Crop circles Swirl.jpg

I Crop Circles: I cerchi nel grano (in inglese crop circles), o agroglifi, sono aree di campi di cereali, o di coltivazioni simili, in cui le piante appaiono appiattite in modo uniforme, formando così varie figure geometriche (talvolta indicate come “pittogrammi”) ben visibili dall’alto.
A seguito del numero crescente di apparizioni di queste figure (soprattutto in Inghilterra) a partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo, il fenomeno dei cerchi è diventato oggetto d’indagine per determinare la genesi di queste figure.
Si sa con certezza che molti cerchi, compresi quelli di complessità maggiore, sono realizzati dall’uomo, come ad esempio quelli realizzati da Doug Bower, Dave Chorley e John Lundberg.
Bower e Chorley, che diedero l’avvio alla moda del disegno dei cerchi nel grano in Inghilterra negli anni ottanta, furono poi insigniti del Premio Ig Nobel nel 1992 per l’ideazione della loro burla.
Tuttavia, vi sono numerosi cerchi nel grano dove la scienza fatica a dare una spiegazione in merito alla realizzazione di tali cerchi da parte dell’uomo.

Prime apparizioni
I cerchi nel grano finirono sotto i riflettori all’inizio degli anni ottanta, con i primi tre cerchi in Inghilterra.
Le iniziali speculazioni giornalistiche su ipotetici “atterraggi alieni” ebbe risalto sui quotidiani nazionali, e da allora i cerchi nel grano iniziarono ad apparire sempre più numerosi nelle campagne inglesi.
Il Wiltshire Times fu uno dei primi giornali ad occuparsi dei cerchi inglesi, e ad usare nel 1980 il termine crop circles.
Tentativi di cercarne la presenza in epoche passate non hanno finora prodotto alcun risultato.
Talvolta viene citata la storia del “Diavolo mietitore”, un pamphlet del 1678, ma ad un’attenta analisi risultò che non c’era alcuna correlazione con i cerchi nel grano, e che si tratta di un semplice libello volto a diffondere una morale fondata sulla dualità ricco-povero come era in uso in quell’epoca.
Un altro fatto riguarda le ricognizioni aeree che venivano fatte su ampie aree del Regno Unito non molto dopo la seconda guerra mondiale, che rivelarono qualcosa di inaspettato, non identificabile dal suolo.
Studi seguenti mostrarono differenti livelli di maturazione nel grano, che indicavano differenze nel sottosuolo.
Si scoprì infine che questi motivi nel grano erano dovuti ai resti sepolti di antichi edifici.
Ricerche archeologiche vennero subito avviate, e vennero rinvenuti diversi siti archeologici prima inaspettati.

Prime dimostrazioni di creazione di cerchi
Mentre si dibatteva sul fenomeno, nel 1991 due anziani inglesi, Doug Bower e Dave Chorley, affermarono che, dopo aver letto del caso australiano di Tully, del 19 gennaio 1966, avevano iniziato a creare dei cerchi nel grano per far credere che fossero atterrati dei dischi volanti e dimostrarono ai giornalisti come era possibile creare quei cerchi in poco tempo e con un’attrezzatura rudimentale.
Il loro primo cerchio risalirebbe al 1978, ma la burla non ebbe molto successo e due anni dopo riprovarono in un posto più visibile, ottenendo finalmente l’attenzione della stampa.
All’obiezione che sarebbe stato impossibile per i due essere gli autori del gran numero di cerchi successivi, è stato fatto notare il ben noto fenomeno dell’imitazione, che segue facilmente le notizie sensazionalistiche; di fatto anche Bower e Chorley avevano imitato la notizia del 1966, dopo averla appresa in un viaggio in Australia dai giornali locali.

Teorie alternative circa la creazione dei cerchi
Coloro che non accettano le prove dell’origine umana dei cerchi nel grano propongono ipotesi alternative, che risultano essere prive di riscontri e non scientificamente provate.
Le ipotesi naturali si basano sull’azione di improbabili fenomeni meteorologici, dai fulmini globulari fino a un ipotetico fenomeno chiamato vortice di plasma; un’ipotesi non naturale è quella basata su ipotetici messaggi alieni.

Teorie ufologiche, paranormali e complottistiche
Una delle ipotesi che è stata proposta è che i cerchi sarebbero stati creati da presunte “astronavi aliene” che secondo i sostenitori di tali ipotesi atterrerebbero per motivi imprecisati sui campi, appiattendo le messi in un cerchio ben definito.
Alcuni suggeriscono invece una spiegazione legata alla cimatica, cioè lo studio delle strutture geometriche che appaiono ad esempio quando si sollecita una membrana tesa con delle vibrazioni o con dei suoni. Secondo questa ipotesi i complessi disegni potrebbero così essere rappresentazioni geometriche visuali di frequenze sonore, assumendo che frequenze risonanti via via crescenti possano aver prodotto pittogrammi sempre più complessi, simili ai mandala.
Non esistono prove di come questi fenomeni, solitamente presenti solo in dimensioni e energie ridotte, potrebbero però prodursi in maniera così ampia e precisa su coltivazioni di grandi dimensioni areali.
Un’altra ipotesi è che un satellite artificiale in orbita attorno alla Terra starebbe usando un qualche tipo imprecisato di emissione energetica (ad esempio un raggio di microonde o Maser) per creare i disegni.
I gambi appiattiti dei cerchi nel grano risultano spesso piegati appena sotto un nodo, e possono inoltre presentare delle bruciature annerite possibilmente imputabili a un riscaldamento intenso.
Gli assertori di questa teoria ipotizzano, che il programma “Star Wars” del Pentagono possa aver sviluppato un satellite in grado di inviare tale tipo di raggi a microonde, anche se non chiariscono né le motivazioni né le effettive modalità attuative di tali supposti “esperimenti”.
W. C. Levengood ed E. H. Haselhoff avevano pubblicato tre studi in cui affermavano che in laboratorio i semi raccolti all’interno di tali cerchi hanno mostrato una curva di crescita notevolmente accelerata rispetto alle normali sementi.
Il loro studio è stato però smentito e criticato, sia nel merito che nel metodo.
Infine, in ambienti vicini alla corrente di pensiero comunemente chiamata New Age (tenendo conto che la grande varietà dei punti di vista che vi fanno capo non consente una facile schematizzazione) si sono fatte avanti le tesi di coloro che suggeriscono una segnata connessione dei cerchi nel grano con presunti fenomeni mistici legati ad una presunta “evoluzione spirituale” dell’umanità.
C’è chi ritiene che i vari pittogrammi incisi sui campi di grano contengano messaggi codificati trasmessi in forma grafica da una qualche forma di presunta “coscienza superiore”, cui secondo loro saremmo “connessi”.
Tali messaggi, in quest’interpretazione, avrebbero secondo loro in certi casi un ruolo di presunta messa in guardia dai pericoli che un uso devastante delle risorse planetarie potrebbe causare all’umanità e all’intero ecosistema.
Non viene però chiarito, da tali persone, come e perché dei disegni circolari in campi di grano dovrebbero assumere una funzione di “messaggio spirituale”.

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