Turchia: Gemelli nati con i simboli dell’apocalisse

Turchia: Gemelli nati con i simboli dell’apocalisse

Ad Aydin (Turchia), precisamente nell’ospedale Ozel Kusadasi Hastanesi, sono nati 2 gemelli, figli di padre Ebreo e madre Testimone di Geova, che presentano sul loro corpo, in modo chiaro e molto evidente, delle voglie che raffigurano i simboli contenuti nel capitolo 11:3– 13 dell’Apocalisse, che presagiscono l’imminente fine del mondo.

Secondo numerosi studiosi biblici, si tratterebbe dei due bambini che vivranno per 1260 giorni.
Secondo i loro calcoli, considerando che i bambini sono nati il 10 maggio 2014, la presunta fine del mondo avverrà il 21/10/2017.

La cosa nettamente sconcertante è che i versetti di questa profezia sembrano essere letteralmente stampati sul corpo dei bambini.
Nella profezia si parla di due “testimoni” rappresentati da due candelabri e due ulivi.
Entrambi i bambini presentano questi simboli vicino alla milza.
Inoltre, il paese, luogo della nascita dei bambini, corrisponde esattamente all’antica Efeso; luogo dove morì San Giovanni, autore dell’Apocalisse.
Sulla fronte dei bambini c’è il simbolo romano III e XI che inequivocabilmente fanno riferimento al verso 3 del capitolo 11.

Ora menzioniamo il capitolo 11:3-13 dell’Apocalisse:
3 E io darò ai miei due testimoni di profetare, ed essi profeteranno per milleduecento sessanta giorni, vestiti di cilicio. 4 Questi sono i due ulivi e i due candelabri che stanno nel cospetto del Signor della terra. 5 E se alcuno li vuole offendere, esce dalla lor bocca un fuoco che divora i loro nemici; e se alcuno li vuole offendere bisogna ch’ei sia ucciso in questa maniera. 6 Essi hanno il potere di chiudere il cielo onde non cada pioggia durante i giorni della loro profezia; e hanno potestà sulle acque di convertirle in sangue, e potestà di percuotere la terra di qualunque piaga, quante volte vorranno. 7 E quando avranno compiuta la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso moverà loro guerra e li vincerà e li ucciderà. 8 E i loro corpi morti giaceranno sulla piazza della gran città, che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il Signor loro è stato crocifisso. 9 E gli uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro corpi morti per tre giorni e mezzo, e non lasceranno che i loro corpi morti siano posti in un sepolcro. 10 E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra. 11 E in capo ai tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro, ed essi si drizzarono in piè e grande spavento cadde su quelli che li videro. 12 Ed essi udirono una gran voce dal cielo che diceva loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola, e i loro nemici li videro. 13 E in quell’ora si fece un gran terremoto, e la decima parte della città cadde, e settemila persone furono uccise nel terremoto; e il rimanente fu spaventato e dette gloria all’Iddio del cielo.

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