Il progetto di una futura base sulla Luna

Buzz Aldrin – Primo avamposto umano sulla luna. © Neil Armstrong | NASA

Il progetto di una futura base sulla Luna: Perminov Oleg Ostapenko ha detto che in un breve futuro, nei piani per un’ulteriore esplorazione della Luna, saranno possibili i trasporti di gran quantità di materiale per poter svolgere degli esperimenti sulla superficie del suolo, mediante la costruzione di una base lunare.
Si pensa anche a una “vita a lungo termine” in modo da poter collocare delle piante sulla superficie lunare, così che esse possano essere utilizzate per la spedizione.
Ostapenko ha anche aggiunto che nel 2030 la NASA prevede di svolgere una missione umana su Marte, e prima ancora sulla Luna.
Ma non solo gli Stati Uniti, ma anche la Russia è pronta e perfettamente in grado di prendere parte alle spedizioni. Allo stesso tempo, il capo della RSC “Energia” Vitaly Lopota ritiene che i leader del campo delle attività spaziali dei due paesi dovrebbero lavorare insieme per sviluppare sistemi missilistici e spaziali per le missioni nello spazio profondo.
Secondo Oleg Ostapenko, l’ente “Roscosmos” presto presenterà alla “Commissione Industriale Militare” del governo russo le sue proposte per creare un super razzo-vettore molto pesante.
Tale missione dovrà essere in grado di caricare materiale fino a 80 tonnellate, e in futuro sulla base del missile sicuramente sarà possibile creare anche dispositivi in grado di caricare circa 160 tonnellate.
Per ora il più potente razzo russo, chiamato “Proton”, riesce a spedire in orbita carichi fino a 23 tonnellate, e l’invio di spedizioni sulla luna, per ora, è impossibile senza la creazione di razzi super-pesanti di capacità di almeno 74-140 tonnellate.
L’ex direttore dell'”Istituto di Ricerche Spaziali” Lev Zeleny ha riferito che entro il 2023 la Russia lancerà verso la luna più veicoli di ricerca, precisamente:

  • Nel 2016 sarà lanciato “Luna Glob”
  • Nel 2018 “Luna Orbiter”
  • Nel 2019 “Luna Resource”
  • Nel 2023 è prevista l’esecuzione di due “Lunokhod” con ritorno.

L’ex direttore tiene a precisare che: “questi studi sono importanti sia da un punto di vista scientifico, sia dal punto di vista della creazione didatabase, così come per le osservazioni astronomiche.

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