Riflessioni: I ricordi di quanto eravamo bambini

Riflessioni: I ricordi di quanto eravamo bambini

Con questo primo argomento della sezione “Il nostro diario” vogliamo parlare dei “ricordi di quanto eravamo bambini” precisamente quei ricordi che racchiudono la fascia d’età tra i primi mesi di vita fino ai 3/4 anni.
Quasi sicuramente starete pensando: “Ma io non ho ricordi di quella fascia di età…“, e infatti, e proprio quello di cui noi vogliamo discutere.
La domanda che noi ci poniamo è la seguente: “Perchè non esistono ricordi che racchiudano quella fasica d’età“, oppure “Perchè se ci sono dei ricordi, sono molto, troppo frammentati… solo qualche immagine di poca importanza…“.
Ovviamente tutto deriva dal nostro cervello (o la nostra mente), quell’organo che è così tanto importante quanto misterioso, che tutti hanno e che tutti non immaginano neanche quanto sia importante nel ramo del paranormale.
Sicuramente con l’avanzare della crescita il nostro cervello muta, si evolve, come noi cresciamo e invecchiamo con il passare del tempo, anche il nostro cervello fà la medesima cosa.
Quindi, tenendo buona questa ipotesi, posso dire con assoluta certezza che questi ricordi “vengono persi” per colpa di un’evoluzione del nostro cervello (mente).
Ma cosa dice la scienza in merito?
Questa è la risposta alla nostra domanda: “Poiché la nascita di nuovi neuroni è un fenomeno particolarmente intenso nei neonati (sia di topo che di esseri umani) e si affievolisce negli adulti, degli esperti si chiesero se l’esplosione di nuovi neuroni che si ha subito dopo la nascita, potesse in qualche modo spiegare il fenomeno dell’amnesia infantile, cioè l’incapacità degli adulti di ricordare eventi prima dei 2 o 4 anni” e ancora “Nonostante non ricordare quasi nulla dei nostri primi anni di vita sia una condizione comune, ancora non si sa quali sino i motivi biologici alla base di questo fenomeno.
Come abbiamo letto, siamo in un punto morto, dove ogni domanda sembra non trovare alcuna risposta significativa.
Ma… purtroppo o per fortuna (a seconda di come lo volete interpretare) noi siamo esseri umani, esseri intelligenti che sappiamo pensare e trarre delle ipotesi spinti dalla nostra continua curiosità.
Ebbene io, posso classificarmi, tra quelli estremamente curiosi che vogliono cercare di comprendere al meglio ogni cosa, il tutto nelle mie piccole capacità.
Per questo motivo, una sera di poco tempo fà, discutendo con amici di questo discorso, e nata un’ipotesi che voglio condividere con voi.
Come spero sapete vi sono nel mondo numerosi bambini (fascia d’età tra i 4 e i 10/12 anni) che ricordano momenti di una vita passata. (potete leggere numerosi articoli del genere nel nostro sito internet)
Questi ricordi, a seconda dei casi, possono essere sia frastagliati che molto nitidi.
La scienza non sa spiegarsi come dei semplici bambini possano ricordarsi la propria vita passata, e attenzione, questa non è una teoria sono argomenti trattati, studiati e provati.
Allora io mi chiedo: non è che nella nostra mente nella fascia d’età compresa tra i primi mesi di vita fino ai 3/4 anni siano rinchiusi proprio quei ricordi? Che poi automaticamente crescendo, il nostro “io” li memorizza come “non interessanti” facendoceli automaticamente dimenticare. (o meglio dire immagazzinare nel profondo del nostro cervello)
Se così fosse allora: perchè dei bambini (pochissimi) ricordano la propria vita passata, mentre la maggior parte dei bambini non ricorda assolutamente nulla?
Secondo me, la risposta risiede sempre a dei fatti avvenuti in una vita passata, come shock estremi o momenti assolutamente forti che non possono essere scordati troppo facilmente.
Probabilmente questi momenti così importanti fanno sì che il bambino li ricordi, e che poi, a catena mano a mano che il bambino ci pensa, sembrano rifiorire tutti i ricordi di una vita passata, metaforicamente direi che è come costruire un puzzle, partendo da un solo pezzo, e completandolo con tutti gli altri pezzi.
Per tutti i restanti bambini che assolutamente non hanno vissuto questa esperienza, probabilmente non avevano nessuna base per cui pensare a qualcosa che entri nel discorso “ricordi di una vita passata” e automaticamente il bambino ha vissuto la sua normalissima vita, crescendo nel modo “normale”, come la maggior parte di noi ha fatto.
Eppure, secondo la mia teoria, qualcosa di profondo è nascosto negli abissi della nostra mente, e alle volte sembra rifiorire (vedi i deja-vu), solo che noi siamo abituati a non dare troppo peso a questi “strani eventi”, proprio perchè non abbiamo nè tempo nè voglia di stare li a pensare troppo.
Rientrando nel discorso, io personalmente, non ho ricordi di quando ero bambino, ho solo qualche immagine di poco conto, che non mi aiuta a ricostruire un ricordo perfetto.

Sono curioso di sapere voi cosa ne pensate.
Se volete commentare il post e spiegarmi la vostra idea potete farlo tranquillamente; Sarei grato di leggere i vostri commenti.

Saluti

Lo staff del Portale della Magia

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