U.F.O. Sperimentali: Il progetto Silver Bug

ufoam-180x180Premessa:
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale le grandi potenze e le potenze emergenti come gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia e quelle della vecchia Europa continentale come l’Inghilterra, la Russia e la Francia, si spartirono le scoperte e le invenzioni naziste, e con esse anche le migliori menti del III Reich. Alcune delle quali vennero assoldate anche nei servizi segreti statunitensi. Inizia così l’era della corsa agli armamenti e la successiva corsa allo spazio.
L’operazione Paperclip americana e la corrispettiva russa, erano atte a importare nelle rispettive nazioni le menti eccelse tedesche, che dovevano essere condannate durante il processo di Norimberga come criminali di guerra.
Queste persone, per lo più ritenuti grandi menti utili all’innovazione scientifica, tecnologica e sociale del dopoguerra, furono segretamente introdotti negli stati dove ricevettero documenti ed identità spesso falsi, e ricoprirono ruoli attraverso cui continuare i lavori svolti in Germania durante il dominio nazista, indisturbati, e con maggiori risorse di prima, in nome del bene comune dello Stato.
La maggior parte dei tedeschi reclutati, fu portata negli USA dove poterono sviluppare la tecnologia a razzo, i missili balistici ed i successivi razzi vettore che portarono infine sulla Luna.
Personaggi come Werner Von Brown ed Hermann Hoberth furono piazzati al comando dei progetti aeronautici ed aerospaziali, infine ricoprirono ruoli di comando e direzione in enti civili come la NASA.
Ma parallelamente alle scoperte tecnologiche convenzionali e per lo più di dominio pubblico, alcune erano praticamente conosciute dai soli addetti ai lavori.
Una di queste era la tecnologia dei dischi volanti tedeschi chiamati Vril, e teoricamente utilizzati in voli di collaudo negli ultimi tre mesi prima della resa della Germania.
Uno dei progetti scaturiti da tale tecnologia fu il progetto americano “Silver Bug”.
Questo progetto pretendeva di costruire un velivolo discoidale funzionante ed utilizzabile come un aereo convenzionale, con motori a reazione o turboeliche che lo rendevano di fatto un velivolo VSTOL (volo verticale).
Altri progetti si affiancarono di pari passo a questo e diedero inizio a quelli che oggi conosciamo come i Black Project, ovvero i progetti oscuri degli Stati Uniti d’America.

Il progetto dell’LRV nucleare di cui si teorizza l’esistenza

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Nel frattempo altri sviluppi tecnologici e scientifici andavano di pari passo in tutto il mondo, per esempio l’Avrocar Canadese e l’Arodyne francese.
I successi furono limitati in tutti i campi e tutte le nazioni, almeno in apparenza, così infatti ci dice la storia.
Ma siamo davvero sicuri che le cose siano andate come ci vengono propinate? Il Silver Bug (Baco d’argento) è un progetto di velivolo suborbitale a lungo raggio di forma discoidale, e propulso da razzi convenzionali, capace di volare con un equipaggio tipico di un bombardiere, ed un carico nel vano interno di bombe a caduta (bombe senza propulsore).
Ufficialmente il progetto inizia alla fine della II Guerra Mondiale, in realtà esso potrebbe essere continuato fino al giorno d’oggi; alcuni documenti del progetto sono stati rilasciati da qualche anno, essi ci mostrano date degli anni ’90, cosa che di per sè ci fa pensare che questo progetto sia potuto andare avanti almeno fino agli anni della fuoriuscita dei velivoli Stealth americani come l’F117.
Negli anni ’60 viene comunque sviluppato un velivolo di questo genere, viene chiamato per convenzione LRV (Lenticular Reentry Vehicle).
La sua forma lenticolare è praticamente quella di un disco volante, ne esistono due varianti (una di queste è custodito in alcuni musei USA, esattamente come i prototipi di altri progetti di questo genere), una monoposto ed una a più posti.
Di quest’ultima però non abbiamo conferme nelle immagini e nei musei.
Alcuni artisti e modellisti di miniature di aerei, hanno creato delle repliche di LRV che poco hanno di fantascientifico e sembrano invece la giusta evoluzione di quello originale.
In genere comunque quando si creano dei modellini, oppure si lascia spazio agli artisti di disegnare velivoli sperimentali, questi ultimi hanno almeno superato la fase di progettazione, ed in genere sono nella fase di collaudo, anche se alla fine non dovessero superare i test e non divenissero velivoli costruiti in serie.
La cosa che emerge da tali disegni e modellini, è che un velivolo semi discoidale di grandissime dimensioni, con un motore nucleare, un equipaggio di quattro uomini ed un intero arsenale di armi per il bombardamento, sarebbe oggi realizzabile.
La tecnologia di un motore aerospaziale nucleare in teoria non esiste ancora, ma da informazioni visionabili sul Web, alla NASA in effetti ne starebbero costruendo uno di piccole dimensioni. In considerazione del gap tecnologico tra la Difesa USA di un ventennio, più avanti della tecnologia di uso giornaliero negli States stessi, non si può escludere la possibilità che questa tecnologia sia già in uso da unità speciali e segrete americane.
LRV in versione da museo è in molto simile, se non quasi identico, al disco d’argento del progetto Silver Bug, e la versione nucleare semilenticolare, è la sua più probabile evoluzione; va sottolineato che tra i documenti “nascosti” dagli USA ed facilmente reperibili in rete, se ne trova proprio uno di quelli del progetto del “Veicolo Lenticolare per il Rientro”.

Infine…
La domanda: “esistono aerei discoidali terrestri?” rimane ancora parzialmente insoluta.
In effetti dalla fine del secondo conflitto mondiale, ne sono stati costruiti diversi tipi, ed anche prima, durante la stessa Grande Guerra, i tedeschi ne costruirono e ne collaudarono.
E’ quindi pensabile che ce ne siano attualmente in sperimentazione? Non si può escludere, ma essendo ancora progetti segreti e correnti, probabilmente non sapremo niente di essi fino a quando non saranno tecnologia di massa o ormai superata.
Quindi per il momento eventuali dischi volanti terrestri ed extraterrestri rimarranno indistinguibili tra di essi.

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