La meditazione Vipassana

LA MEDITAZIONE VIPASSANA

vipassana

Nasce dalla tradizione buddista e fonde gli insegnamenti più ortodossi del Buddismo, in particolare del Piccolo Veicolo, ritenuto il più moderno, con la psicologia, mostrando così che dalla fusione tra Oriente e Occidente possono nascere i più efficaci strumenti di Meditazione.
Uno dei suoi Maestri più noti è stato Dhiravamsa, nato in Thailandia e vissuto in Inghilterra.

Vipassana in lingua Pali significa “visione profonda” o “visione intuitiva”.
Questo chiarisce meglio il concetto che la mente non deve essere incanalata, focalizzata o forzata, ma va lasciata scorrere liberamente, mettendosi ad osservare tutto ciò che da essa sgorga spontaneamente.
Non è necessario concentrarsi su un oggetto esterno per raggiungere uno stato di quiete mentale, ma piuttosto bisogna cercare di vedere la realtà com’è nella sua totalità.

E’ una tecnica detta della “presenza mentale” in cui si cerca di essere consapevoli di sensazioni, pensieri, atteggiamenti, desideri, sentimenti e reazioni, nonché delle posizioni del corpo e di ogni movimento, interno o esterno.
Per prima cosa bisogna seguire i movimenti del respiro, senza influenzarlo.
Quando la mente si distrae, si riporta l’attenzione al respiro, tornando al presente, qui e ora. La Vipassana non esclude nulla: non è impoirtante l’oggetto dell’attenzione, ma l’attenzione stessa.

E’ necessario comprendere tutto ciò che avviene per non esserne dominati.
Così una costante penetrazione intuitiva degli eventi e la consapevolezza che ne deriva, sono un importante strumento di trasformazione, che portano a scioglie il karma.
Poco a poco la Meditazione Vipassana ci porta a lasciare il piano degli impulsi, per portarci su quello della coscienza e come primo effetto ci libera dal desiderio, trasformandolo in energia creativa.
Possiamo fare questa Meditazione in qualsiasi circostanza della nostra vita, non solo in momenti, situazioni e posizioni dedicate.
La sua modernità è evidenzíata dal fatto che ci invita a vivere costantemente nel presente, ad abbandonare schemi, categorie, pregiudizi, opinioni, ideologie, tutto ciò che non viene dalla nostra personale esperienza e sperimentazione.

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