I suoni non identificati

I suoni non identificati: Come sappiamo il mondo è pieno di suoni, prodotti da ogni cosa che ci circonda, la maggior parte di questi suoni sappiamo da dove proviene, ma esistono alcuni suoni per cui negli anni non si è mai trovata una provenienza e una spiegazione.
Con ogni probabilità, nel tempo, questi andranno persi e accantonati nel “dimenticatoio”.

Le teorie non mancano di certo: c’è chi parla degli alieni che cercano di comunicare con noi, c’è chi dice che esistano mostri nelle nostre profondità marine e molte altre teorie…

Oggi, vogliamo proporvi una serie di suoni che non sono mai stati identificati e che ancora oggi sono avvolti nel più totale mistero.

1. IL SEGNALE “WOW”
Circa 37 anni fa, nel 1977, il telescopio dell’università di stato dell’Ohio, il cui nome è The Big Ear, registrò un segnale radio 30 volte più potente rispetto al rumore cosmico che normalmente i telescopi di tutto il mondo registrano.
Il segnale, della durata di circa 72 secondi, è stato chiamato “wow” dopo che il Dottor Jerry Ehman, analizzando le trascrizioni di tale segnale, le evidenziò, scrivendo affianco la parola “wow!”.
Il misterioso suono interstellare proveniva da un punto non identificato della costellazione del Sagittario.
Nonostante l’attenzione suscitata, da allora non si è più udito nulla di simile ad oggi, il “wow” rimane l’unico segnale confermato proveniente dallo spazio aperto, che possa essere considerato un probabile messaggio di una qualche entità aliena.

Video:

2. L’INCESSANTE SEGNALE DELLA STAZIONE UVB-76
Uno strano segnale radio che si ripete in continuazione dal 1982, 25 volte al minuto, 24 ore al giorno, senza che nessuno sappia di cosa si tratti.
Tale suono proveniente dalla base radio UVB-76 a Provaroro (Russia) si crede possa essere un canale di comunicazione segreto del governo russo, o un segnale che verifica lo stato di qualche installazione di tipo militare segreta o ancora un segnale ad alta frequenza di qualche radar meteorologico.
Oltre al bip ripetuto in continuazione, nel 1997, nel 2002 e nel 2006 sono stati trasmessi alla stessa frequenza (4625 kHz) dei messaggi vocali.
In una di queste tre occasioni il messaggio pronunciato da una persona di sesso maschile in russo, recitava tali parole: “Ya? UBV-76. 18008. Bromal: Boris, Roman, Olga, Mikhail, Anna, Larisa. 742, 799, 14”.
Il 6 Giugno 2010, il segnale che per 28 anni è stato trasmesso senza interruzioni, improvvisamente scomparve, per poi ricomparire pochi giorni più tardi.
Nessuno sa quale sia stata la fonte di tale segnale, ancora tutt’oggi si brancola nel buio.
Video:

3. I SUONI DEGLI ANELLI DI SATURNO
Sono misteriosi, inquietanti e surreali, sono i suoni registrati a Luglio del 2004 nell’atmosfera di Saturno dalla sonda spaziale Cassini.
Questi suoni, sono stati convertiti dai tecnici della NASA ad una frequenza udibile anche all’orecchio umano ed il risultato è a dir poco sorprendente.
Si può sentire una vera e propria sinfonia, composta da note ben distinte che nel complesso creano un’armonia strepitosa.
E’ semplice affiancare queste registrazioni ad un possibile contatto con entità extraterrestri.
Video:

4. IL MISTERIOSO “SLOW DOWN”
Registrato il 19 Maggio 1997, questo inspiegabile suono lungo 7 minuti è chiamato “Slow Down” perchè cala di frequenza con il passare del tempo.
E’ stato registrato da tre sensori del NOAA nel raggio di circa 2000 km nell’Oceano Pacifico Equatoriale.
Fino ad allora mai nessun suono del genere era stato registrato nelle profondità marine.
Alcuni ricercatori pensano possa essere collegato al Bloop (vedi sotto).
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5. IL BRUSIO DI TAOS (TAOS HUM)
In tutto il mondo, in luoghi come il New Mexico, le Hawaii, la Gran Bretagna e altri nel corso degli anni, varie persone hanno descritto e sentito quello che viene chiamato il Brusio di Taos (Taos Hum).
L’Hum è un suono persistente, fastidioso e molto simile a quello del motore diesel di un’auto in lontananza e che spesso viene percepito attraverso le vibrazioni all’interno del corpo (come quelle che si provano davanti a delle casse ad alto volume).
Il suono non può essere registrato in modo accurato dai microfoni e si propaga con più intensità durante la notte e con maggiore presenza nel fine settimana.
Inizialmente nell’isola di Big Island nelle Hawaii, il suono era stato attribuito al vulcano presente, ma molti obiettarono che il medesimo suono non può essere attribuito anche a Kent in Inghilterra e a Taos (da cui prende il nome) in New Mexico.
Ancora oggi, nonostante i numerosi studi effettuati, non si sa qual’è la fonte di questo suono anche se ultimamente si è avanzata l’ipotesi che si possa trattare di un disturbo causato dall’irrigidimento di un muscolo all’interno del timpano.
Video:

6. IL BLOOP
Durante il 1977 i rilevatori ad alta profondità dell’Istituto oceanografico, registrarono un misterioso suono, della durata di circa 1 minuto e udibile in un raggio di circa 5000 km da diversi rilevatori sparsi in tutto l’Oceano Pacifico.
I dispositivi, posizionati, nella zona chiamata “Deep Sound Channel” (Profondo Canale dei Suoni) durante la guerra fredda, avevano lo scopo di captare segnali provenienti dai sottomarini sovietici e sono tutt’ora utilizzati per monitorare fenomeni naturali.
Il suono delle registrazioni, cresce rapidamente di frequenza per poi scomparire lentamente nelle profondità dell’oceano.
Si esclude categoricamente che il suono possa essere stato prodotto dall’uomo o da qualche animale conosciuto, anche dell’epoca preistorica.
Si ipotizza che possa provenire da qualche sconosciuta creatura delle profondità marine di grandezza enormemente maggiore rispetto a quella della Balenottera Azzurra.
Video:

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