Come ipnotizzare


Come ipnotizzare:L’ipnosi è facile, e chi dice il con­tra­rio non cono­sce l’ipnosi.
Per ipno­tiz­zare non è neces­sa­ria nes­suna capa­cità par­ti­co­lare, nes­sun potere nes­suna attri­buto magico. L’unica qua­lità richie­sta è la voglia d’imparare le tec­ni­che base e soprat­tutto quella di pro­varle molte volte, fin­ché non si è asso­lu­ta­mente confidenti.
Imparare ad ipno­tiz­zare se stessi con l’autoipnosi è facile, così come appren­dere le tec­ni­che di base del rilassamento.
L’ipnosi può essere fatta ovun­que, in casa, in uno stu­dio, all’aperto, nella con­fu­sione di un pub, per strada.
L’ipnosi può essere fatta anche per gioco, e la strada o un pub sono i luo­ghi di ele­zione per fare un’ipnosi di que­sto tipo.
Nella tran­quil­lità di uno stu­dio, l’ipnosi avrà altre fina­lità, e sarà desti­nata al cam­bia­mento dei com­por­ta­menti o delle con­vin­zioni che non si desi­dera più avere, oppure a un lavoro di regres­sione.
In que­sto caso l’ipnosi è fina­liz­zata a un obiet­tivo impor­tante di cambiamento.

Ipnotizzare
Ipnotizzare è sem­plice, ma non è sem­pre sicuro.
C’è un certo numero di per­sone, affette da turbe men­tali, che è meglio non ipno­tiz­zate, quindi se volete pro­vare que­ste tec­ni­che, dovete sapere che esi­ste la pos­si­bi­lità che non sap­piate rico­no­scere una di que­ste per­sone, e che nem­meno la per­sona in que­stione sap­pia di avere certe pro­ble­ma­ti­che. Esiste anche la pos­si­bi­lità che la per­sona in ipnosi, anche durante un sem­plice rilas­sa­mento progressivo, toc­chi qual­che punto sen­si­bile, nasco­sto in pro­fon­dità, e messo allo sco­perto dall’ipnosi.
Anche se que­sti casi sono rari, pos­sono acca­dere, quindi è meglio farvi gui­dare almeno nei primi passi da una per­sona esperta.
In ogni caso,una tec­nica di rilas­sa­mento ipno­tico molto sem­plice è quella che pro­pongo di seguito.
Può durare dai venti a i qua­ranta minuti, a seconda della voglia che avete di par­lare e di come risponde all’ipnosi la per­sona che avete davanti.
Alcune per­sone fati­cano molto anche con que­sto sem­plice eser­ci­zio, quindi ci vuole un po’ più di tempo per por­tarle in uno stato di pia­ce­vole ipnosi.
Cominciate ad ipno­tiz­zare come se stesse con­ver­sando. Parlate in maniera molto pia­ce­vole, sug­ge­rendo sem­pli­ce­mente alla per­sona di rilas­sarsi.
Quello che dite ha una impor­tanza rela­tiva, può essere una frase come “Bene, che ne dici se adesso ti rilassi com­ple­ta­mente, dalla punta della testa alla punta dei piedi?”.
Quando vedete che la per­sona comin­cia a rilas­sarsi, pro­se­guite facen­dola con­cen­trare sul suo respiro. Ditele sem­pli­ce­mente di con­cen­trarsi sul respiro, di sen­tire come l’aria scorre nei pol­moni, invi­ta­tela a seguirne il per­corso e sug­ge­ri­tele di non pen­sare ad “nient’altro che il respiro”.
Osservatela per vedere le sue rea­zioni, osser­vate l’andamento dl respiro e andate al suo ritmo, non appena vedete un ral­len­ta­mento sug­ge­rite un ampli­fi­ca­zione di que­sto ral­len­ta­mento con una breve sug­ge­stione “Bene, il respiro sem­pre più lento, rego­lare, profondo”.
Fate notare alla per­sona che state ipno­tiz­zando (o per meglio dire che si fa ipno­tiz­zare da voi) qual­cosa che lo riguarda.
Se è seduto e ha gli occhi chiusi dite “e men­tre te ne stai lì seduto con gli occhi chiusi e respiri len­ta­mente e hai le mani com­ple­ta­mente abban­do­nate sulla gambe, con­ti­nua a rilas­sarti sem­pre più pro­fon­da­mente, dalla punta della testa alla punta dei piedi
Se la per­sona non ha ancora chiuso gli occhi, sug­ge­ri­tele di farlo “e quando chiu­de­rai gli occhi ti rilas­se­rai ancora più pro­fon­da­mente”, oppure “chiudi pure gli occhi, altri­menti rimar­ranno aperti” (sug­ge­stione fan­ta­stica e di grande effetto, se data al momento opportuno).
Proseguite sug­ge­rendo alla per­sona di rilas­sarsi ancora di più ad ogni respiro che fa, “e i rumori che ascolti intorno alla stanza ti rilas­sano sem­pre di più”, “e il suono della mia voce ti rilassa sem­pre di più indi­pen­den­te­mente da quello che dice
Suggerite la chiu­sura degli occhi ”e le tue pal­pe­bre sono così rilas­sate che non puoi aprirle, più provi ad aprirle, più riman­gono chiuse”.
A que­sto punto potete appro­fon­dire lo stato di rilas­sa­mento, e lo potete fare sem­pli­ce­mente con­tando “e ora sto per con­tare da venti a uno molto len­ta­mente, ed ad ogni numero che dico ti rilassi il dop­pio della volta precedente”.
Dopo il con­teg­gio potete comin­ciare a dare qual­che sug­ge­stione, chiu­dendo il ciclo delle sug­ge­stioni con una sug­ge­stione post-ipnotica come que­sta “e la pros­sima volta che faremo ipnosi insieme, sarà dieci volte più veloce e dieci volta più pro­fonda”.
Potete anche uti­liz­zare le visua­liz­za­zioni per descri­vere uno sce­na­rio pia­ce­vole, e che sapete sarà apprez­zato dalla per­sona in ipnosi.
Evitate in que­sto caso di descri­vere scene di mare a chi odia il mare o di mon­ta­gna a chi sof­fre di ver­ti­gini, otter­re­ste un effetto molto spia­ce­vole.
Vale la pena infor­marsi prima di comin­ciare ad ipnotizzare.
Riportate la per­sona allo stato di veglia dicendo che con­te­rete da uno a tre, o da uno a cin­que, e che rag­giunto il tre o il cin­que, la per­sona in que­stione aprirà gli occhi “com­ple­ta­mente sveglia”.
Questa tipo­lo­gia d’ipnosi, fun­ziona molto bene per far dor­mire chi ha pro­blemi a pren­dere sonno, e se la fate con que­sto pro­po­sito sug­ge­rite che “que­sta notte dor­mi­rai tran­quil­la­mente per tutta la notte facendo magni­fici sogni” e se la per­sona è già distesa e l’ora è adatta, potete sem­pli­ce­mente dire “e quando dirò cin­que ti addor­men­te­rai in un sonno bene­fico e pro­fondo che durerà senza inter­ru­zioni tutta la notte e da cui ti risve­glie­rai al mat­tino com­ple­ta­mente riposato”.
Fate in modo che la per­sona da ipno­tiz­zare sia seduta su una pol­trona o una sedia con i brac­cioli oppure distesa.
Una sedia senza brac­cioli può pro­vo­care qual­che caduta, men­tre se la per­sona è distesa, rischia di addor­men­tarsi profondamente.

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