Sogno Esoterico

PREFAZIONE
Qual’è il confine tra mistero e realtà? Tra finzione ed esistenza. Tra Chiesa e Cristo…
Quali sono gli elementi che ci portano ad escludere che un fatto non sia realmente esistito?
Quali sono le prove che abbiamo a nostra disposizione per dire, a priori, che qualcuno o qualcosa non esista?
Non credo negli U.F.O., ma ho paura.
Non credo nelle eresie, ma so che ci sono.
Non voglio credere alle profezie dei Maya…ma ho paura!
Non sono una bambina ma continuo a sognare, cieli incantati e mondi modello fata
Non credo a tutto ciò che dice la chiesa, ma sono credente.
Non credo a chi predica il futuro, ma sono incuriosito.
Non credo e non voglio credere.
Non crediamo e non vogliamo credere.

E se tutto fosse sbagliato? E se ogni nostro calcolo, ogni nostra teoria, ogni nostra menzogna… fosse sbagliata?
E se ci stessimo perdendo per il mondo come un gregge di pecore che non sanno ragionare di testa loro…
Come dicono gli illuminati: “Abbi il coraggio di pensare con la tua testa, in modo cosmico!”
E se tutto ciò che ci è stato insegnato fosse manipolato dalla volontà di qualcuno?
Credo che pochi sappiano la storia degli illuminati, della Chiesa, di Galilei, di Keplero e di tanti, tantissimi altri scienziati.
Credo che alle volte, oggi, la tv venga presa troppo in considerazione.
Credo, credo, credo ma non voglio credere…

Ed è così che stiamo mangiando il nostro passato, commettendo gli stessi errori di un tempo:
Perchè non sappiamo leggere,
Perchè non sappiamo conoscere,
Perchè non sappiamo studiare,
Perchè non ne abbiamo voglia,
Perchè crediamo che sia tutta una perdita di tempo,
Perchè ci interessano troppo le novità.

Ma non facciamo caso che nulla è possibile senza il passato, anche solo il più piccolo, il sogno che ora andremo ad analizzare è l’assoluta manifestazione dell’inconscio dell’uomo che dice senza ombra di dubbio l’assoluta verità all’eletto.

TRASMUTAZIONE INTERIORE: L’ANALISI DEL SOGNO
Accennando all’articolo “La trasmutazione interiore” posso accennare brevemente all’idea centrale dell’opera di Carlos Castaneda: il concetto di “punto di unione” che riprende la cosmogonia guenoniana degli “stati molteplici dell’essere” da un punto di vista, per così dire, “più sciamanico”, (esoterico) ovvero anteriore alla sistematizzazione religiosa di questa nozione tradizionale nel contesto dell’Induismo. (Vedi significato Induismo)
La grande differenza tra la concezione castanediana e quella induista-guenoniana è che la prima è operativa: non si tratta cioè di comprendere a livello teorico la costituzione dell’uomo, bensì di esplorarla attivamente, mediante quegli accorgimenti che in contesto religioso come quello Induista sono stati accantonati affinchè lo sciamanesimo, trasformatosi ormai in sacerdozio, potesse anteporre al compito di guidare la realizzazione individuale dell’uomo a quella che è la funzione primaria del sacerdozio, ovvero la regolamentazione sociale.

FULMINEA STORIA DEL SOGNO DELLE ORIGINI IN DIREZIONE DI DIO
Se mi si domandasse, improbabilmente, dove dimori il demone e l’angelo, risponderei che il demone dimora nel luogo dei sogni.
Ritengo infatti che esista una relazione stretta, un abbraccio tra demonologia e onirocritica.
La demonologia degli antichi in special modo può offrire un contributo essenziale alla nostra comprensione del sogno e del perchè del sogno.
Tale perchè io lego a una necessità dell’anima di farci sperimentare il nostro costituivo essere altrove. E si tratta dell’esperienza che ad esempio ghermiva Socrate, un esperto di demoni, e che Platone pensò di cogliere nel termine “atopìa”.
(Socrate può essere definito come un nostro filosofo/poeta e su questo Rettile parla con le seguenti parole: Non avevate abbastanza filosofi e poeti da sapere che ogni vostro gesto (anche il sogno, quindi) corrisponda a una conseguenza. Vedi Discorso con il Rettile.

I SOGNI COME ANTEPRIMA ALLA MORTE?!
Ma oltre a questa necessità dell’anima, che per altri versi si lega alle ragioni del godimento, penso a un ulteriore perchè del sogno, o forse dovrei dire che è l’ulteriore perchè a pensarmi. Comunque sia, e venirne a capo è certo disperante, l’ulteriore che mi pensa è la morte. Sogniamo per abituarci alla Morte.
Ovvero sogniamo per meglio apprendere l’arte impossibile dell’abitare la Morte.
A tutto ciò sembra ricondurci al racconto che gli antichi si tramandavano sui demoni.
Che ne è però di questo racconto dopo le mortifere equivalenze stabilite, quali si trattasse d’un esercizio di potenza, dalla tradizione cristiana?
Un sogno che non viene interpretato, secondo quanto ha affermato Rabbi Hisda, è come una lettera non letta, una lettera per noi desimmaginale ovvero, come sapevano Poe, Baudelaire e Lacan (altri filosofi e poeti) “rubata”, una lettera, infine, nei confronti della quale viviamo la nostra cecità.
Ora, il vissuto d’una tale cecità può essere pensato come “immorale”, nel senso che non sembra portarsi in alcun luogo di meditazione.

IL SOGNO VISTO DA DIVERSI PUNTI DI VISTA
Nel Talmud, del resto, viene enunciato con nettezza il discrimine oltre il quale sogno e moralità accedono a un abbraccio senza fine. Vi si afferma infatti che chiunque trascorra sette giorni di seguito senza sognare merita il nome di malvagio.
Occorrebbe ribaltare nel profondo la concezione antica e medievale d’una partizione dei sogni in buoni e cattivi, veridici e ingannatori, alla quale hanno dato ampia prova di credere le “quattro forze”, greci ed ebrei, cristiani ed arabi. La distinzione è già presente nell’Odissea, nel discorso pronunciato da Penelope.
Eppure, forse, niente come il sogno ci rimanda a Dio.

Il mondo dei Sogni possiamo suddividerli in:
1) Sogni che fanno luce sulla sfera psichica di ognuno di noi.
2) Sogni che contengono un simbolismo magico, esoterico e sacro da interpretare.
3) Sogni lucidi.
4) Viaggi Astrali.

Nostro motivo di orgoglio e “fiore all’occhiello” è lo studio, attraverso validi esperti, della antichissima Oniromanzia, la scienza che appunto ha per oggetto la divinazione dei sogni, alla quale molti popoli e civiltà davano grande importanza, poichè consideravano il Sogno come un’avvenimento del cielo o come una comunicazione che gli uomini avevano con l’Aldilà.
Il termine Oniromanzia deriva dal latino Onoromantia e dal greco Oneiron (Sogno) e Manteia (Divinazione), ovvero Divinazione attraverso l’interpretazione dei Sogni.
La storia del Sogno risale all’origini dell’umanità e l’arte di predire il futuro, facendo attenzione al simbolismo intrinseco dei Sogni, risale alla notte dei tempi.
Tra i popoli più o meno antichi… quasi tutti consideravano il sogno come oggetto di interpretazione: Egizi, Greci, Romani, la Chiesa stessa e molti altri.

IL FINE
Quasi tutte le teorie, quindi, ci portano a credere che, durante la fase Onirica, sia solo una parte di noi ad addormentarsi; il Corpo, pur dormendo, continua le sue funzioni ed il Cervello continua ad elaborare informazioni ed immagini.
Allora cos’è che si “stacca” da noi e incomincia a viaggiare quando ci addormentiamo?
Secondo la tradizione Esoterica è il Corpo Astrale, che si contraddistingue da quello Fisico, da quello Eterico e da quello Spirituale.
E proprio con quello, andiamo a visitare luoghi diversi, mai visti prima o ad avere delle premonizioni e dei contatti telepatici con persone a noi care.
E che dire delle visite che ci fanno i nostri cari defunti per avere un contatto con noi, per avvisarci di qualcosa che ci potrebbe accadere…

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