L’invincibile avamposto

Luogo: Castelmonte (UD)

Le origini del santuario (Santuario della Beata Vergine) si collocano agli albori del Cristianesimo. Secondo fonti attendibili, il luogo dove sorge il santuario era sede di una antica guarigione romana a difesa della città di Cividale del Friuli, dalle invasioni barbariche iniziate nel V secolo.
La tradizione narra che la guarnigione di difesa romana fosse stranamente invincibile.
Il segreto dell’invincibilità pare fosse la preghiera alla Vergine che i soldati erano soliti fare, e l’invocazione li proteggeva da qualsiasi attacco barbaro.
La roccaforte appariva “santa” e protetta da Maria agli occhi delle persone, che vi si rifugiavano durante le calate dei barbari. Gli abitanti stessi si sentivano infatti prescelti e difesi da questa inaudita forza.

Un’antica Madonna Nera
Il santuario fu distrutto nel 1469 da un incendio causato da un fulmine; in quell’occasione bruciò anche la statua lignea della Madonna che esisteva a quel tempo. Il tempio fu ricostruito dieci anni dopo e vi fu posata una nuova statua in pietra pesante 4 quintali e chiamata “La Madonna Antica”.
La statua raffigura una Madonna nera con bambino, e ancora oggi adorna l’altare maggiore. Il santuario è metà di pellegrinaggio per le vicine popolazioni veneta e slovena.

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