Luogo: Piemonte – Lago di Viverone (BI)
Il lago di Viverone è il terzo lago più grande della Regione Piemonte, situato nella parte meridionale della Provincia di Biella e confinato inoltre con la Provincia di Torino.
Una delle leggende più conosciute sul lago riguarda un cavaliere, S. Martino, noto per aver offerto il proprio mantello ad un infreddolito mendicante di Amiens. Si narra che S. Martino passando per queste terre provenendo da Aosta e diretto ad Ivrea, avesse chiesto ospitalità, che però gli fu negata da tutti gli abitanti. Egli raggiunse dunque il lago di Viverone navigando sulla Dora Baltea direttamente sopra il proprio mantello!
Nei pressi di Anzasco sulla riva del lago, S. Martino fondò un borgo chiamato proprio con il suo nome, borgo che oggi non esiste più. Pare infatti che Dio, per voler sondare se gli abitanti del paese avessero assorbito la lezione di carità del loro fondatore, decise di inviare un angelo travestito da mendicante e chiedere, proprio come il Santo cavaliere, ospitalità passando di casa in casa. Ebbene, solo poche famiglie lo accolsero! A questo punto Dio fece avvertire coloro che l’avevano aiutato l’angelo di abbandonare quanto prima il luogo perchè da lì a poco, il borgo sarebbe stato inghiottito dalle acque del lago e con esso anche la Chiesa di S. Martino. Si narra che dalle acque del lago si può talvolta sentire ancora suonare la campana della chiesa sommersa!
L’episodio ha purtroppo dato origine anche ad un drammatico amore, si tratta della Dama del lago. Questa fanciulla ancora oggi si aggira di notte sotto forma di fantasma durante il plenilunio lungo la riva, cercando il suo amore scomparso inghiottito dalle acque, insieme alla chiesa di S. Martino, laddove si sarebbero dovuti sposare…
La città è esistita e scomparsa davvero, come testimonia un documento del XIII secolo che parla proprio della chieda di S. Martino. Pare inoltre che i castelli di Roppolo e Viverone sarebbero collegati da passaggi sotterranei e che il Lago di Viverone sarebbe unito per comunicazioni sotterranee alla Dora Baltea e al Po… Purtroppo questa diceria non è stata mai verificata…
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