Gli elementi in ambito magico

Gli elementi in ambito magico

In ambito magico gli elementi trovano spazio sul nostro altare nelle loro manifestazioni fisiche, l’incenso per l’aria, il sale per la terra, una candela per il fuoco e dell’acqua per l’acqua stessa.
Ma c’è un quinto elemento da prendere in considerazione.
Si tratta della punta del nostro pentacolo, quella che domina la testa nell’uomo vitruviano che vi potremmo disegnare. E’ lo spirito.
Il quinto elemento, detto anche Akasha, permea e fonde gli altri quattro elementi e li unisce. Ogni elemento prende forma nell’Akasha.
L’Akasha è definibile come l’elemento da cui gli altri hanno origine e la trasformazione ultima della loro mutazione comune.
Non esiste un modo vero e proprio per manifestarlo in natura, perché è l’energia pura, lo stadio supremo della materia.
Esiste in ogni cosa e permette l’equilibrio delle forze che agiscono in natura, affinché, tessuto vivente, nessuna di esse prenda realmente il sopravvento sulle altre, alterando la delicatezza dell’esistenza.
Anche l’Akasha ha un suo modo di essere rappresentato, se vogliamo; ed è il cerchio, o l’ouroboros, il serpente universale che si mangia la coda.
La conoscenza suprema, come una forma di vita formata di sola e pura energia che conosce tutto perché fa parte di tutto.
Il ciclo delle stagioni (una associata ad ogni elemento) e quindi la ruota stessa che non si ferma mai, ma che scorre continuamente, senza capo ne coda, serie infinita di punti, passando da uno stadio all’altro.
Akasha è un termine di origine sanscrita, e significa semplicemente “etere”.
L’etere, ricordiamolo, a livello scientifico è la materia di cui si suppone sia fatto l’universo, che come tale, è trasparente e priva di peso specifico, poiché non potendo riflettere la luce, non può rispondere della combinazione di riflessione dei fotoni dello spettro.
Etere (dal greco αἰθήρ, confluito in latino come aether) significa “quintessenza“.
E altro non è ciò che quello che Aristotele e i filosofi milesi, ricercavano come brodo primordiale della vita.
Quello che interessa noi, è che l’Akasha è l’energia inconoscibile ma riconoscibile, che, incastonata nel nostro corpo, ci permette la vita.
Non ha sede fisica, perché scorre dentro noi, collegando la nostra stessa essenza al divino di cui fa parte, e come tale, prima o poi a quell’essenza divina ritornerà.
Non sempre viene invocata nel cerchio, poiché la sua esistenza è non fisica, quindi il suo potere è sempre presente.

Per gli elementi in sè, questa che sto per elencarvi è la tabella degli elementi e le rispettive corrispondenze.

  • La terra rappresenta secchezza e freddezza ed ha come corrispondente il Nord.
  • Il Fuoco rappresenta la secchezza ed il calore ed ha come corrispondenza il Sud.
  • L’Acqua rappresenta l’umidità e freddezza ed ha come corrispondenza l’Ovest.
  • L’Aria rappresenta l’umidità ed il calore ed ha come corrispondenza l’Est.

Gli elementi si distinguono in contrari e opposti, opposti hanno solo una qualità differente (Terra e Fuoco), contrari hanno tutte e due le qualità differenti (Terra e Aria).

La base di ogni elemento è la Terra, contiene tutte le virtù seminali, rendendola vegetale, animale, minerale, capace di dare vita ad ogni cosa.
Gli elementari sono l’essenza stessa del mondo, ed ogni elemento ha due piani, quello fisico e quello spirituale ed hanno una polarità positiva e negativa.
Ogni elemento corrisponde ad uno spirito elementare, lo Gnomo per la Terra, Salamandre per il Fuoco, Ondine per l’Acqua e Silfidi per l’Aria.
Mettersi in contatto con gli spiriti elementari non è impossibile, ma difficile.
Recatevi in un bosco o in un luogo tranquillo, poi sedetevi e volgete il corpo nella direzione che preferite (nord, sud, ovest e est), rilassatevi per bene, fate dei respiri lunghi, appena l’equilibrio è raggiunto pensate intensamente all’elemento legato alla direzione da voi scelta, se il vostro equilibrio sarà perfetto e la vostra mente avrà fatto un buon lavoro, riuscirete ad instaurare una specie di contatto con lo spirito elementare.
Una volta che sarete in grado di sentirli tutti, avrete la possibilità di fare incantesimi e pratiche divinatorie.

Passiamo ora alla formula generale dell’invocazione degli elementi, la stessa dovrà essere detta a voce alta.

Vieni a me aria fresca e pulita, concedimi il potere della mente, mantieni i miei pensieri acuti limpidi e creativi.
Dona a me i tuoi aspetti positivi.
..Vieni a me acqua libera, donami gentilezza e comprensione, forza, tranquillità e indicami le soluzioni ai problemi della vita.
..Vieni a me fuoco caldo e rovente ed illumina la mia strada, aiutami a vivere e ad amare, a difendere la verità e superare le prove.
..Vieni a me terra ricca ed umida, i tuoi doni di pace e di gioia concedimi, la tua stabilità infondimi e che il prossimo io sia sempre in grado di aiutare.
..AKASHA, tu che detieni la chiave di ciò che io sarò, equilibra in me gli altri elementi affinché io possa,
con la vostra benedizione, trasformare la mia vita
.”

 

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